L’origine e la storia degli alpaca è molto antica, risale al Sud America e risalgono a più di 4000 anni fa. Infatti da dei geroglifici rinvenuti in Perù è possibile dedurre che l’alpaca è il primo bestiame domestico addomesticato al mondo. Gli Inca li chiamavano l’oro delle Ande, e la loro lana veniva definita come la “lana degli dei” riservata solo a imperatori e i membri della corte la potevano indossare. Possedere alpaca e vestire le loro pelli era sinonimo di ricchezza e i prodotti derivanti il loro allevamento come carne, fibra e pelli venivano barattati con altri beni.
6000 anni fa – Gli alpaca di El Yaral
L’archeozoologa Jane Wheeler su indicazione dell’archeologa Gloria Salinas studiò delle antiche mummie di alpaca di El Yaral. Dalle analisi svolte scoprì che tutti gli alpaca (tranne uno) presentavano una frattura del cranio provocata da un forte colpo. La Wheeler era convinta che gli animali venivano sacrificati in rituali dagli abitanti di El Yaral. Un’altra cosa che lasciò la Wheeler sbalordita fu la qualità della fibra dato che alcuni alpaca possedevano fibre uniformi di 17,9 micrometri – 4 micrometri o milleseicentomillesimi di pollice, di diametro, inferiore a quello di un moderno alpaca
1500 – La conquista Spagnola e il rischio di estinzione
Dopo la conquista spagnola del Perù avvenuta nel XVI secolo che portò ad un’intensificazione dell’allevamento delle pecore, causò quasi l’estinzione degli Alpaca. I peruviani per salvare gli alpaca dall’estinzione spostarono i pochi capi rimasti in luoghi elevati come negli altopiani di Puno Alta dove le pecore non potevano vivere.
1800 – La rinascita degli alpaca in Inghilterra
La fibra di alpaca ha ricominciato a guadagnare importanza in Inghilterra. Gli storici notano che la lana di alpaca fu portata lì all’inizio del 1800, ma fu condannata come materiale inutilizzabile. Solo nel 1836 un uomo chiamato Titus Salt studiò le vere qualità della lana di alpaca. Dopo mesi di lavoro, è stato in grado di produrre il primo vero abito in lana di alpaca presentato alla regina Vittoria. Questo fatto sancì l’inizio del mercato della fibra di alpaca con un’impennata della domanda.
1984 – Prime importazioni di alpaca
Nel 1984, gli Stati Uniti e il Canada hanno importato i loro primi alpaca. Tuttavia, questa non è stata la prima volta che gli alpaca sono stati in Nord America, infatti molti anni prima, gli antenati degli alpaca moderni vivevano liberi nelle pianure degli Stati Uniti centro-meridionali.
Nel corso degli anni, questi animali si spostarono tra il Nord America e l’Asia, evolvendosi infine nei moderni cammelli Bactrin e Dromedary dell’Asia e dell’Africa. In seguito anche Australia e Nuova Zelanda nel 1989 iniziarono ad importare alpaca. Questi paesi, con i loro climi più temperati e le tecniche di allevamento più sofisticate, hanno facilitato lo sviluppo e la crescita della specie.
2020 – L’alpaca oggi
Negli ultimi anni, l’interesse per l’abbigliamento in fibra di alpaca ha subito una forte crescita, questo è dovuto da molteplici fattori:
- l’allevamento di alpaca ha un impatto basso sull’ambiente;
- per le qualità e le caratteristiche della fibra.
- per la redditività derivante il loro allevamento;
Gli appassionati di sport all’aria aperta scelgono la fibra di alpaca che il suo peso più leggero e il miglior calore rispetto agli altri capi offrono loro un maggiore comfort quando fa freddo.
lL 2009 è stato l’anno Internazionale delle Fibre di Alpaca e delle altre fibre naturali, come è stato proclamato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2006. Uno dei più importanti allevatori di alpaca al mondo è stato Don Julio Barreda, che sin dall’età di 13 anni ha allevato alpaca. Oggi, la fibra di alpaca è sempre più apprezzata per le sue caratteristiche speciali e uniche da produttori, filatori a mano e tessitori di tutto il mondo.
Le difficoltà del settore
Ad oggi il numero di alpaca in sud America conta più di due milioni di esemplari. Purtroppo visto i pochi investimenti locali a sostegno di questa tipologia di business e viste le difficoltà economiche di questi paesi, in Perù perdono la vita più di 250.000 esemplari di alpaca, soprattutto Cria a causa dei freddi inverni, scarsità dei pascoli e abbandono delle terre da parte dei giovani.
Un altro aspetto da tenere in considerazione riguarda le tecniche di allevamento adottate in questi paesi, che si basano su nozioni ancorate alla tradizione e al passato risultando però ormai primitive e non consentendo di sfruttare il potenziale della fibra di alpaca.
Le opportunità del settore
Fortunatamente l’esportazione di alpaca e quindi lo sviluppo dell’allevamento nei paesi esteri con un agricoltura che prevede investimenti a sostegno dell’allevamento ha permesso di sviluppare tecniche sofisticate di gestione e cura degli alpaca.
Un monitoraggio della linea genetica, un minuzioso controllo degli alpaca e la creazione di nuovi servizi impiegando questi animali come ad esempio per le passeggiate con alpaca, sta facendo crescere notevolmente gli investimenti in questo settore.
Si possono stimare circa 4 milioni di alpaca al mondo, un numero che non riesce a soddisfare tutta la domanda di fibra di alpaca. E’ chiaro che allevare alpaca non è solo un piacere ma è anche un buon investimento.