Gli alpaca sono animali forti e robusti ma come tutti gli altri animali sono soggetti a malattie, parassiti e batteri. Nella maggior parte deli casi è sufficiente rivolgersi ad un veterinario per poter risolvere le problematiche e somministrare le cure prescritte ma in particolari casi non sarà possibile curare definitivamente l’animale. Il monitoraggio costante dello stato di salute degli alpaca e della gestione e cura delle eventuali malattie deve essere una priorità nella gestione di questi animali.
Parassiti intestinali
Gli alpaca devono essere sverminati e vaccinati annualmente contro i clostridi. Per ridurre le probabilità di infestazione e aggravare lo stato di salute degli alpaca nonché il rischio di malattie, occorre effettuare correttamente la rotazione dei pascoli e utilizzare mangimi secchi. Anemia, debilitazione, diarrea costante sono sintomi della presenza di parassiti ma solo attraverso l’analisi delle feci si possono effettuare interventi mirati.
Gli allevatori devono conoscere quali vermi sono presenti in ona per predisporre le misure necessarie in caso in cui gli alpaca ne vengano colpiti. Attualmente non esistono vaccini sviluppati apposta contro i vermi o prodotti antielmintici, per cui molti farmaci possono risultare non efficaci. Fortunatamente gli alpaca defecano tutti insieme negli stessi luoghi quindi le infestazioni da vermi sono poco rilevanti.
Se i paddock sono troppo piccoli o il foraggio presenta uova di parassiti le probabilità di contrarre i vermi aumentano. Il ciclo di vita dei vermi intestinali inizia con il rilascio delle feci che presentano uova di vermi sul terreno. Quando le uova si schiudono le larve sull’erba vengono ingerite dagli alpaca e così nell’intestino le larve si riproducono e fanno riavviare il ciclo con le nuove feci.
Le uova dei vermi sono resistenti al congelamento e all’ebollizione quindi sono molto difficili da debellare. E’ importante disinfestare i luoghi di defecazione con calce, creolina e similari, con una forte pulizia meccanica. Gli alpaca devono essere trattati con dei farmaci per uccidere i vermi adulti, ma è importante che gli antielmintici essendo tossici siano somministrati rispettando le dosi prescritte.
I trattamenti contro i vermi dovrebbero essere ripetuti due volte l’anno, dato che molto spesso alcuni vermi sopravvivono al primo. La scelta del farmaco per il trattamento dei vermi deve essere fatta dal veterinario.
E’ importante disinfestare i luoghi di defecazione con calce, creolina e similari, con una forte pulizia meccanica per mantenere un buono stato di salute degli alpaca ed evitare malattie. Gli alpaca devono essere trattati con dei farmaci per uccidere i vermi adulti, ma è importante che gli antielmintici essendo tossici siano somministrati rispettando le dosi prescritte. I trattamenti contro i vermi dovrebbero essere ripetuti due volte l’anno, dato che molto spesso alcuni vermi sopravvivono al primo. La scelta del farmaco per il trattamento dei vermi deve essere fatta dal veterinario.
strongili, responsabili della gastrite;
truchiuri;
tenie Monezia, vivono nell’intestino;
Dictiocaulus e le larve da mosca che vivono nel naso;
Fasciole, attaccano il fegato;
Thelazia degli occhi.
Acari
Gli acari sono dei parassiti e principalmente sono di tre tipi: l’acaro della scabbia (Sacropets scabiei), il Choriopets species e lo Psoropets species. Di solito gli acari non colpiscono tutta la mandria ma solo alcuni capi e i trattamenti per debellarli non sempre hanno successo.
Gli alpaca sono soggetti a infestazioni di pidocchi ematofagi, mentre le zecche raramente riescono a insediarsi sull’animale per via della lana molto folta, solo a volte riescono a stabilirsi nelle orecchie dalle quali possono essere rimosse con l’uso di insetticidi, ivermectina o delle pinzette. E’ molto importante monitorare gli alpaca per vedere se sono soggetti a infestazioni, per tutelare la loro salute e per evitare probelmi alla fibra del loro vello.
Acaro della scabbia
L’acaro della scabbia è il più diffuso e vive nella pelle dell’ospite e misura 0,4 mm circa quindi è invisibile alla vista. Gli alpaca colpiti da questo parassita presentano arrossamenti, perdita del pelo partendo dalle zampe, papule e pustole. Le zone più colpite sono tra le dita dei piedi, nelle estremità delle zampe, nel torace, nell’addome, nelle cosce, nelle ascelle, nel perineo della femmina e nel prepuzio del maschio.
Terapia
Gli acari della scabbia possono essere osservati tramite raschiature cutanee profonde. La terapia da utilizzare per debellare questo acaro è l’ivermectina a 0,2 mg / kg con somministrazione sottocutanea ogni 10 giorni.
Chorioptes species
Il Chorioptes species acaro è simile all’acaro della scabbia, tranne per il fatto che vive sulla superfice della pelle dell’animale e non sottocute.
Terapia
Per l’eliminazione di questo acaro vengono impiegati nelle zone lesionate farmaci (combinando DMSO / invermectina – 10mg per 1 ml).
Psoroptes species
Lo Psoroptes species è l’acaro responsabile della rogna che vive sulla pelle dell’alpaca, le uova vengono depositate in prossimità delle lesioni e in 3 giorni si schiudono.
Le zone più colpite sono quelle delle orecchie, causando lo scuotimento della testa dell’animale, movimenti scoordinati e secrezioni cerose nelle orecchie.
Terapia
Il trattamento utie a debellare l’acaro Psoroptes species è utilizzando dell’ ivermectina somministrata attraverso iniezioni sottocutanee.
In questo caso è importante effettuare 3 dosi a distanza di 10 giorni una dall’altra sottoponendo tutti gli animali al trattamento.
Eczema facciale
L’eczema facciale è una delle malattie che compromette irrimediabilmente lo stato di salute degli alpaca, attualmente incurabile, provocata dalle spore che contengono la tossina sporidesmia del fungo Pithmyces chartaum. I sintomi che si possono indentificare sono: agitazione, gonfiore della pelle, croste, minori nascite e aborti, ma molto spesso non si identificano sintomi fino a quando i danni sono ormai troppo gravi.
L’eczema facciale si può diagnosticare in un animale vivo, verificando il livello dell’enzima gammaglutamiltransferasi (GGT), rilasciato dalle cellule biliari danneggiate e dal fegato. In un animale morto invece deve essere effettuata un’analisi al microscopio del fegato, il quale presenterà evidenti lesioni. Gli alpaca che presentano lievi sintomi possono essere trattati con rimedi di supporto e ombra. (l’oscurità completa sarebbe preferibile)
I danni della tossina al fegato possono essere ridotti utilizzando zinco, somministrando 2 gr per 100 kg di peso, al giorno. La somministrazione consigliata negli alpaca va da gennaio ad aprile con un interruzione di almeno 100 giorni.
Prevenzione
Per prevenire l’eczema facciale è necessario monitorare il livello delle spore e agire in caso di un eventuale eccesso ritenuto pericolo per gli alpaca. Per ridurre la presenza di spore nel pascolo va rimosso rapidamente il materiale organico che in caso di decomposizione faciliterebbe la proliferazione del fungo. Si possono usare funghicidi che garantiscono una protezione per circa 8 settimane, purtroppo non eliminano totalmente queste spore.
Carenza di rame
La carenza di rame è un effetto collaterale molto noto dall’alimentazione contenente zinco. Essendo la somministrazione di integratori e iniezioni di rame molto dolorose e anche fatali è molto importante operare con estrema precisione e cautela. I trattamenti devono essere somministrati solo agli animali che presentano tale carenza riscontrata dal veterinario e non in misura preventiva e nemmeno a tutta la mandria. L’alimentazione riveste un ruolo molto importante e una corretta alimentazione permette di prevenire patologie o malattie anche gravi.
Tubercolosi
Gli alpaca sono molto resistenti alla tubercolosi, causata dal Mycrobacterium bovis e da altri microbatteri, ed essendo animali non destinati all’alimentazione umana i test per la tubercolosi (TBC) non sono obbligatori. Il test è necessario quando gli animali partecipano a mostre (non oltre 2 mesi prima dell’evento), viaggiano molto, in fase di compravendita dovendo inserire un nuovo esemplare nel gregge o se sono presenti nell’allevamento altri animali soggetti a TBC. E’ comunque consigliabile effettuare il test a campione anche se le precedenti condizioni non sussistono.
Rachitismo
Il rachitismo è una malattia che rende le ossa fragili e deboli, dovuta da un difetto di calcificazione. I sintomi sono zampe doloranti, fratture frequenti, ossa sottili e curve, inoltre l’animale cammina poco e appare stanco e svogliato. Il rachitismo è generalmente causato da carenza di vitamina D e fosfato di calcio.
La vitamina D è essenziale per gli alpaca, viene sintetizzata grazie alla luce del sole, ed ha il compito di assorbire il fosfato. Gli alpaca sono soggetti a soffrire di rachitismo dato che geneticamente non riescono a produrre abbastanza vitamina D. Questa carenza di vitamina D è forse determinata dal fatto che negli allevamenti lontani dal loro paese d’origine l’esposizione ai raggi del sole è minore.
La minore esposizione ai raggi del sole negli allevamenti d’esportazione è dovuta da minore durata delle ore di luce e da un’atmosfera meno rarefatta. Anche il vello dell’alpaca impedisce il passaggio dei raggi UV, per questo motivo è necessario tosare il gregge a primavera.
Prevenzione
Per prevenire il rachitismo negli alpaca e garantire un buono stato di salute evitando l’insorgere di altre malattie, è necessario che in autunno, inverno e primavera vengano effettuate delle iniezioni di vitamina A, D ed E. Le iniezioni devono essere svolte mediamente ogni 3 o 4 mesi e servono anche per prevenire infertilità e aborti. In caso di forme di rachitismo ipofosfatemico la terapia prevede la somministrazione di sali di fosfato inorganico e metaboliti della vitamina D, sotto forma di calcitriolo, fino al completamento della crescita.
Molte sono le cause e che determinano l’insorgere di patologie, malttie e infestazioni. Alcune sono determinate da fattori esterni sui quali è possibile intervenire anche preventivamente, atri fattori invece come l’origine e l’anatomia degli alpaca gioca un ruolo fondamentale dato che su tali aspetti non è possibile intervenire (perlomeno non direttamente)